Introduzione
La musica elettroacustica offre un'esperienza d'ascolto diversa da quella prodotta mediante strumenti acustici (o voci). Limitiamo il confronto tra musica elettroacustica e
quella proveniente da fonti analogiche al contesto della musica "colta" o "classica", facendo riferimento alla nostra cultura occidentale. Già nel secolo scorso, si è aperta una profonda separazione tra pubblico e compositore. La disintegrazione del linguaggio armonico tonale, radicato nella nostra sensibilità musicale, non ha ancora generato un nuovo lessico sonoro condiviso da tutti. In questa dinamica problematica, la possibilità tecnologica di produrre suoni non più da un corpo fisico vibrante, ma da un oscillatore elettrico, si è inserita dagli anni '50 in poi. Il sintetizzatore ha rivoluzionato i concetti di creazione e di ascolto musicale.
Un Ascolto Attivo
Il suono è per sua natura astratto e inafferrabile. Per questo motivo, nel corso dei secoli, i musicisti hanno sviluppato strutture formali, armoniche, ritmiche, melodiche e timbriche in grado di guidare l'ascoltatore. Pensiamo alla funzione di cadenze e progressioni armoniche, alle strutture formali come la fuga e la forma sonata, nonché agli schemi ritmici e melodici. Nella composizione elettroacustica, tutto ciò viene meno. La presenza di elementi melodici o schemi ritmici non è affatto scontata; anzi, spesso è il contrario. Questo si applica anche alla modalità di aggregazione armonica o all'organizzazione formale del brano acusmatico, sebbene la composizione elettroacustica non sia estranea al rigore formale. Tutto ciò può rendere l'ascolto impegnativo, talvolta faticoso, poiché richiede all'ascoltatore di cogliere ogni elemento della composizione per giungere a un'immagine virtuale d'insieme.
Il Concerto Acusmatico: Proiezione Sonora nello Spazio
È possibile ascoltare un brano elettroacustico nella propria stanza, ma l'esperienza del concerto acusmatico rappresenta il momento più coinvolgente della rappresentazione
musicale elettroacustica. Le differenze tra il concerto tradizionale e quello acusmatico sono molteplici e significative. La prima riguarda l'assenza di esecutori dal vivo e, in generale, l'assenza di elementi visivi. Il termine "acusmatico" proviene dalla scuola pitagorica, dove il maestro teneva lezioni celato da un tendaggio, consentendo ai discepoli di concentrarsi esclusivamente sul suono della voce. La musica elettroacustica, generata dalla manipolazione di suoni reali o da suoni di sintesi, composti e conservati su supporto digitale, viene proiettata nello spazio attraverso la spazializzazione del suono, gestita dall'interprete che sovrintende alla disposizione opportuna dei diffusori (costituendo l'"acusmonium") nella sala da concerto.
Un'Esperienza Immersiva nel Suono a Tre Dimensioni
Il pubblico è quindi letteralmente immerso in un ambiente sonoro tridimensionale, cogliendo ogni minimo dettaglio dell'opera musicale che vibra letteralmente insieme
alle percezioni della nostra corporeità e si muove nello spazio sonoro in modi imprevedibili. L'assenza di stimoli visivi, spesso accompagnata da un'illuminazione ridotta all'essenziale, consente all'ascoltatore di aggiungere al dato sonoro quello immaginifico, associando gli elementi del percorso uditivo alle sue esperienze personali
o di pura fantasia. In questo senso, l'ascolto di musica acusmatica si contrappone al mondo sonoro che spesso ci circonda in maniera involontaria, restituendoci un'esperienza uditiva che non si conforma alle convenzioni assimilate dalla nostra cultura musicale individuale e collettiva. Inoltre, esalta la dimensione sensoriale dell'esperienza uditiva, mettendo in relazione l'aspetto cognitivo, immaginifico, cerebrale con l'aspetto emozionale.
Lontano da Preconcetti e Aspettative
Durante l'ascolto della musica acusmatica, è richiesto un approccio libero da ogni preconcetto e aspettativa. Un atteggiamento non convenzionale, aperto a qualsiasi esito finale della fruizione, sia esso positivo o negativo. Proprio come esiste buona e cattiva musica convenzionale, lo stesso si applica alla musica elettroacustica. L'ascolto frequente di opere acusmatiche può portare con il tempo all'acquisizione di elementi valutativi in grado di orientare il proprio gusto e la capacità di valutare opere, compositori e interpreti.
Conclusioni
L'ascolto di musica acusmatica può rappresentare un arricchimento prezioso per un pubblico competente e curioso, a condizione che l'approccio a questo repertorio sia privo di preconcetti ideologici. Le capacità coinvolgenti e l'espressività del mezzo elettroacustico possono ampiamente ripagare lo sforzo richiesto all'ascoltatore che decide di esplorare un universo sonoro dalle potenzialità espressive al di là delle convenzioni.
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